CREDO CHE CI VOGLIA UN MULO ED ANCHE UN BAR.....
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| e-mail arrivata fresca fresca da Alessandro !!! Siamo arrivati ora a Kerman. Campeggiamo all'interno del parcheggio di un hotel molto cordiale e carino che avevamo conosciuto 5 anni fa quando venimmo la 1° volta. Staremo un paio di giorni per risistemare la macchina prima di fare l'ultimo segmento di Iran ed entrare in PAkistan. Riassumo i giorni di questo splendido viaggio dentro il mondo che è iniziato tornando in Cappadocia Turchia, dove siamo andati a salutare un vecchio amico proprietario di campeggio conosciuto piu di dieci anni fa insieme ai suoi 2 figli piccoli. Ogni volta che passiamo vicino Ci fermiamo e troviamo i figli sono sempre piu grandi. Questa volta li abbiamo trovati sposati e con figli a loro volta. Normale tutto ciò, ma comunque ha stento o trattenuto l'emozione. Abbiamo attraversato la tuchia ripassando dalle splendide citta di Sanli Urfa e Digiarbakir. La cordialita delle persone anche se in Turchia ci siamo stati numerose volte, non ti lascia indifferente. Arriviamo a Bazarkan al confine con l Iran nel pomeriggio, le pratiche del passaggio si sono semplificate molto dall'ultima volta di 5 anni fa, rimasto uguale sono le persone che vogliono farti le pratiche doganali per guadagnare qualche soldo. Entriamo in Iran e quasi buio, facciamo un pezzo di strada per spostarci dalla zona esterna del border dove con le tante persone che ci gira, non è difficile trovare qualcuno che possa disturbare. Ci fermiamo in una strada tranquilla di Maku, pochi minuti dopo bussano, sono una coppia di giovani marito e moglie che ci chiedono dopo qualche parola di presentazione se vogliamo andare ospiti a casa loro. Li ringraziamo, spieghiamo lora che siamo molto stanchi e che dormivamo subito. La mattina dopo, si ripresentano con del pane appena sfornato e ci invitano a fare colazione da loro. Accettiamo. Questo è il benvenuto del popolo Iraniano. Non posso citare tutte le volte che nei giorni successivi, ci hanno invitato ,ma mi è rimasto impresso, quando sulle montagne dello Zagros, ci fermiamo lungo la strada a comprare della frutta da gruppi di uomini che sui loro tappeti e cassette la vendono. Ovviamente, appena scesi veniamo circondati da tutti questi omaccioni che con garbo e gentilezza ci chiedono da dove veniamo e come ci chiamiamo. Alla risposta veniamo dall'Italia, rispondono esultanti: Totti , Del Piero.. ed altri che io manco conosco. MentreAnnalisa prende un po di frutta, mi si avvicina minaccioso un omone con nera barba incolta, 2 braccia come grosse come le mie cosce, mi allerto un po. Quando mi è vicino mi mostra un grosso sacco pieno di pesche ,susine,uva fichi e altra frutta .Penso me la voglia vendere, ma sono io che scelgo la frutta, no che acquisto quella scelta da altri. Poi mi rendo conto dai gesti e dal tono della sua voce che la vuole regalare. Gli faccio capire piu volte che nn posso accettare, sapendo che qualsiasi mio tentativo sarà inutile.Sono un po in imbarazzo, perche questa gente possiede veramente poco. Allora propongo una foto tutti insieme, il gruppone di persone rumorosamente esprime il piacere della foto insieme ed in un attimo sono tutti accalcati in posa con Annalisa nel mezzo un po imbarazzata perche è l'unica donna. Un caloroso saluto ci ha accompagnato quando pochi minuti dopo siamo partiti. Annalisa ed io ci siamo guardati, eravamo tutti e due emozionati.continuiamo il nostro viaggio lungo la catena dei monti Zagros che vanno dai 1500 ai 2800 mt. le citta di:Sananday, kermanshah,khorramabad, vicinissimo allIraq. Abbiamo percorso Delle montagne russe che hanno messo alla prova questa nostra macchinina che funziona come un orologio svizzero. Scendendo verso Shush, siamo entrati dentro un temporale che poi si è trasformato in una vera tempesta di sabbia che ha oscurato il cielo. Uno spettacolo davvero inedito e meraviglioso. A valle ci siamo trovati con piu di 50 °, non acclimatati perche venivamo dalla montagna, abbiamo passato 2 giorni che si beveva come cammelli.Abbiamo deciso di modificare l'itinerario, dopo aver doppiato Esfahan, il gioiello Iraniano, abbiamo preso direzione Shiraz, evitando le strade di grande comunicazione. Abbiamo rivisto Persepoli, che sempre ti muove l'emozione nel vedere la porta d'ingresso a cio' che è rimasto del palazzo di Artaserse. Ieri ,l'ultimo tratto, partiti da Shiraz abbiamo tagliato ad est per Kerman, Abbiamo percorso una strada inedita tra le montagne che neppure il garmin segnalava, in un ambiente selvaggio di incredibile bellezza.
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