un altro pezzo di itaglia motoristica che se ne và

Veramente un commento ci sarebbe: limortacciloro e dei partiti politici compiacenti che dal governo gli reggono il gioco invece di rompergli il deretano...ops, scusate la volgarità, volevo dire culo

Si, per la verità una grossa responsabilità è in mano alla Tenneco. Sono convinto che la politica non debba risolvere le beghe ma debba creare condizioni.
In questo caso il risultato di oggi è il frutto degli sbagli di ieri.

Le condizioni devono essere, come avviene in altri paesi meno "Giuda", quelle che se una società straniera, in questo caso una multinazionale, acquista in un'azienda nostrana, in questo caso un'azienda storica e inserita pienamente nel mercato, deve garantire il non depauperamento della medesima.

L'acquisto risale al 2008 e la prima avvisaglia di chiudere risale già al 2011 cioè dopo neanche 3 anni dall'acquisto. Ora una multinazionale che ragiona con strategie proiettate su un lungo termine di almeno 10 anni che compie una manovra del genere, non sta facendo altro che -una volta acquisito il know how tecnico- lasciare il deserto dietro di sé seminando il sale dove è passata, come facevano gli Unni di Attila.

Una classe dirigente fedele alla propria nazione difende la medesima da queste strategie applicando una serie di tutele sanzionatorie (e non solo) che demotivano le società straniere dal compiere queste razzie. Diversamente, laddove gli stessi amministratori pensano solo a svendere il tessuto produttivo nazionale per farci la cresta sopra come avviene oggi da noi, succede appunto quello che succede con la Marzocchi e, ormai quotidianamente, con altre mille realtà analoghe, vedi Whirlpool a Caserta:

http://video.sky.it/news/politica/vicenda_...lla/v239107.vid

Edited by 4run - 22/4/2015, 17:41