Quello che dice il tuo amico Land Rognista è frutto dell'invidia: vuole minimizzare la qualità Toyota dicendo che quelle africane vanno meglio solo perché fatte meglio. Invece Toyota garantisce standard qualitativi omogenei per ogni paese in cui esporta (sicuramente rispondendo alle caratteristiche orografiche), altrimenti non sarebbe la Toyota numero uno nel mondo che tutti conosciamo.
Sul fatto che a seconda del paese esistano differenze di "calibrazione" e qualità differenziata per componenti è vero, lo fa anche la Fiat, ma è pur vero che un Hilux nella sua vita macinerà molti più km negli Stati Uniti, in Africa o in Australia che non qui da noi (e comunque il tutto nei limiti del non stravolgimento della omogeneità della catena di montaggio che è il più possibile standardizzata).
Sull'obsolescenza programmata sappi che è applicata ai mercati più ricchi, molto meno in quelli più poveri come il nord africa dove scarseggia la rete d'assistenza ufficiale: ce lo vedi un algerino che a 100.000 km gli si rompe una centralina? Da chi la porta? Semplicemente prenderebbe un kalashnikov e finirebbe il Toyota come un cavallo azzoppato
Gli arabi si son venuti a comprare le nostre Mercedes w124 di 20/25 anni fa che noi buttavamo (da veri pirla) perché sono le macchine più affidabili della storia dell'automobile, figurati se comprerebbero macchine di oggi che non dessero garanzie minime e che più che macchine sono elettrodomestici.
In ogni caso quando vedo quelle immagini dell'Isis con quei bei Toyota tutti neri nuovi di pacca la prima cosa che mi viene in mente è: è proprio vero che questi sono finanziati dagli americani sennò come li vesti 50.000 uomini, come li armi, come li sfami, dove li prendono i soldi per questi mezzi ed il tutto rigorosamente colorato di nero. Siamo in una grande produzione Hollywoodiana
