CITAZIONE (Carra82 @ 9/1/2016, 09:22)
Meno male che abitiamo lontani altrimenti sarei sempre da te a vedere le modifiche ai mezzi!
.... urca! peccato, magari mettevo qualche biglietto in vendita e con il ricavato aumentavo le modifiche; più modifiche, più biglietti; più biglietti, più modifiche peccato veramente
Grazie, lo considero un complimento
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giorno 4: 09 dicembre 2015
Buongiorno, come al solito ci svegliamo tardi, io per primo e preparo la colazione; sbuccio una mela, un arancia e le divido in due porzioni, sistemo formaggi ed affettati sui piattini; Gina si alza, mette a bollire l'acqua per il caffè e tira fuori il pane, Cleo elemosina e condivide con noi la colazione, un dolce condiviso in due accompagna il caffè; ora urge "correre" alle toilette della stazione di servizio, con 50cent a testa ci risparmiamo di dover usare quella del camper; potremmo usare il ticket del bagno per prendere un altro caffè ma in Germania costa non meno di 2,5/3€, preferiamo pagare i 50cent.
Anche Cleo ha le sue necessità ma è sufficiente una breve passeggiata nel parcheggio ed usare i sacchettini
Piano piano riprendiamo l'autostrada e prendiamo progressivamente velocità mentre il motore si scalda, usciamo al primo svincolo in direzione Gottingen; il navigatore ci porta dritti verso il centro, dove intravediamo le luci ed i festoni colorati del mercatino; interrompiamo la navigazione e procediamo a vista girando attorno alla zona con le bancarelle; troviamo facilmente un parcheggio a pagamento e quindi prendiamo la via verso le bancarelle
queste vecchie cittadine tedesche conservano splendide case che catturano il nostro sguardo e l'obiettivo delle nostre fotocamere
Un bar pasticceria è utile per far conoscenza con le specialità del posto
dopo una fetta di torta divisa in due e due caffè (Gina preferirà sempre l'espresso all'italiana, io il filtrato all'americana) riprendiamo Cleo che avevamo legato ad un palo fuori dal bar
eccoci arrivati alle bancarelle del mercatino
anche nella ricca ed industriosa Germania non è difficile trovare giovani poco fortunati che si arrangiano chiedendo l'elemosina; forse il problema della disoccupazione giovanile non è solo nostro
tipico anche il calendario dell'avvento sulle finestre degli edifici
l'immancabile presepe
e l'immancabile bancarella col salmone affumicato
in Germania anche le statue bevono birra
arriviamo al camper con qualche minuto di ritardo sulla scadenza del ticket ma non se n'è accorto nessuno, scaldo il motore ma subito una signora protesta, non si sta fermi col motore acceso; la mando "in mona" son stato fermo solo il tempo di programmare il navigatore per la prossima meta: Amburgo; Gina ha sistemato i giubbotti e viene a sedersi, possiamo ripartire
Imbocchiamo l'autostrada, sarà una tappa faticosa e stressante; gli autocarri in questa zona della Germania viaggiano a velocità molto elevata (94/95 Km/h misurati col g.p.s.), in salita ne perdono pochissima e la strada è un susseguirsi interminabile di saliscendi con curve sul fondo; se mi accodo ad un autocarro non riesco a mantenerne la velocità quando inizia la salita e quelli che mi seguono mi sorpasseranno, se mantengo l'acceleratore a tavoletta in discesa tocco i 120 ma le curve che trovo in fondo alle discese fanno stringere il
; si avvicinano velocemente e pare impossibile riuscire a centrare lo spazio fra gli autocarri sulla destra e le automobili veloci sulla sinistra; però viaggiare così è l'unica maniera per gestire la convivenza con i t.i.r., ne sorpasso due o tre in discesa e con l'abbrivio arrivo in cima alla salita successiva (se non è troppo lunga) senza scendere sotto alla loro velocità; se rallento sento il camionista incazzato che strombazza ed inizia il sorpasso e magari non riesce nemmeno a finire la manovra perchè appena inizia una nuova discesa il camper è di nuovo più veloce (altro strombazzamento).
E' sera quando arriviamo ad Amburgo, l'autostrada arriva fino in centro e la città ci accoglie con un traffico molto scorrevole
Seguendo le istruzioni del navigatore arriviamo subito un centro dove intravediamo le luci del mercatino, troviamo facilmente un parcheggio, il parchimetro non accetta le monetine che tento di inserire, appare una scritta che non capisco e decido di lasciare il camper senza ticket; non so se la macchinetta è guasta oppure se è stata disattivata per qualche motivo, vista l'ora ed il buio rischio e lascio la il camper; ci avviamo in direzione delle luci
Gina vuole subito assaggiare le salsicce (ogni zona della Germania ne produce di tipo diverso)
i palazzi sono rivestiti con luminarie sfavillanti: spettacolari
anche qua Cleo trova ammiratori
Amburgo è una delle città più sfavillanti fra quelle visitate in questi ultimi anni fra un mercatino e l'altro, è senz'altro da mettere fra le mete preferite
con piacere scopriamo che Amburgo ha più di un mercatino e naturalmente faremo il possibile per scoprirli tutti
i chioschi del gluhwein sono sempre quelli più frequentati ed indaffarati
una specialità di queste latitudini: salsicce con i broccoli, uno strano abbinamento che avremo il "coraggio" di provare solo fra qualche giorno a Magdeburgo: brutti ma buoni, Gina ci proverà anche a casa al ritorno
un allegro gruppo di "tamburini" marcia danzando fra le bancarelle
qua stanno preparando il gluhwein corretto con il rum
i blocchi di zucchero sopra al calderone vengono annaffiati con l'alcol (rum) per ravvivare la fiamma e l'effetto scenografico; l'addetto visti alcuni fotografi interessati ha spento la luce per mettere in evidenza la fiamma
fa freddo e ci concediamo il bicchiere della staffa
vorremmo rimanere a dormire ad Amburgo ma non so perchè il parchimetro non ha accettato le monetine e non vorrei risvegliarmi in divieto di sosta; non voglio rischiare un brusco risveglio e decidiamo di riprendere il viaggio verso la Danimarca, ad Amburgo ci ritorneremo un'altra volta
A malincuore volgiamo un ultimo sguardo alla città
Imbocchiamo l'autostrada verso nord, Gina è stanca e vorrebbe fermarsi presto, io vorrei andare più avanti; giungiamo ad un compromesso e percorriamo un centinaio di chilometri; ci sistemiamo come al solito in un'area di servizio sotto ad un lampione davanti al bar; la stufa fa i capricci, dopo aver funzionato bene per un po' comincia a spegnersi; ha l'accensione automatica e se non si raffredda il sensore, parte subito il piezoelettrico per riaccenderla; andremo avanti così tutta la notte un tic tic tic continuo ma per fortuna non si è mai raffreddata e quindi è riuscita a mantenere un minimo di tepore all'interno (fuori qualche decimo sottozero); a metà nottata anche Cleo decide di fare i capricci e comincia a piangere per la noia e per farla smettere non resta che accompagnarla per una passeggiata in pigiama e ciabatte
E' quasi l'alba è meglio che torno a dormire va, ci rileggiamo più tardi, buonanotte