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http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_0...l?refresh_ce-cpCITAZIONE LA LOTTA A ISIS Da dove vengono i pick up usati dai terroristi? Gli Usa tracciano i veicoli Secondo la tv Abc, gli Usa vogliono tracciare il flusso dei veicoli e hanno chiesto aiuto alla Toyota, la principale produttrice dei camioncini apprezzati anche dal mercato civile di GUIDO OLIMPIO
WASHINGTON - Non c’è video dell’Isis che non compaiano i pick up armati fabbricati in Giappone. Inevitabile, in quanto costituiscono il mezzo principale usato dall’Isis ma anche da altre fazioni. Dalla Libia alla Siria, dall’Algeria al Sahel. E senza dimenticare l’Afghanistan e il Pakistan. Ora gli USA - secondo la tv Abc - vogliono tracciare il flusso dei veicoli e per questo hanno chiesto aiuto alla Toyota, la principale produttrice dei camioncini apprezzati anche dal mercato civile. La prima risposta data all’antiterrorismo è stata semplice: non sappiamo come arrivino al Califfo ma sosteniamo l’inchiesta condotta dalla divisione del Dipartimento del Tesoro statunitense. Da dove vengono i mezzi usati dai terroristi Hilux, Tacoma e Land Cruiser sono la prima scelta dei combattenti in quanto le ritengono affidabili, agili e robuste. Ma anche perché è forse più facile averle grazie ad una rete di intermediari. La Toyota assicura che spesso si tratta di veicoli di seconda o terza mano, che raggiungono le zone di guerre con giri non sempre tracciabili. In realtà molti pick up visti nei filmati di propaganda paiono nuovi di zecca. L’ipotesi più probabile - condivisa anche da fonti ufficiali irachene - è che i mezzi siano acquistati nei paesi confinanti dove agiscono commercianti con buoni contatti. Ordinano alla casa madre, ricevono il carico e poi lo piazzano oltre confine. Secondo i dati ufficiali della Toyota nel 2011 sono state vendute in Iraq circa 6 mila tra Hilux e Land Cruiser, 18 mila nel 2013 e 13 mila l’anno dopo.
Le teorie Nel 2014 una quarantina di mezzi forniti dal Dipartimento di Stato sono poi riapparsi nelle mani dell’Isis. Storia che ha dato voce a teorie cospirative mentre in realtà i veicoli sono stati catturati dagli islamisti. E, in effetti, parte del parco macchine è costituito dalle prede belliche. Ricostruzioni sui media - come ricorda la rete ABC - hanno ipotizzato che un gigantesco traffico di pick up rubati, quasi 800, possa essere stato organizzato da gruppi con legami mediorientali. Storia che ne ricorda altre. Vetture trafugate sul mercato nord americano sono state poi usate in attentati in Iraq (casi non recenti). E singolare la vicenda di un veicolo impiegato da una compagnia di idraulici del Texas, venduto all’asta e poi entrato nell’arsenale di una fazione siriana. Episodi che seguono una tradizione. In passato, le «tecniche» - come sono chiamate in gergo - hanno caratterizzato le operazioni in Ciad e in Somalia conquistandosi un ruolo insostituibile. 6 ottobre 2015 (modifica il 7 ottobre 2015 | 13:07) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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