swicth per doppia batteria

Ho finalmente iniziato l'impianto...



Ho ricavato da un bullone M8 una specie di scalpello arrotondato, poi da un pezzo di tubo ho sagomato una C per avvolgere il terminale ed evitare che si schiacci durante l'operazione (serve solo per estetica). La punzonatura l'ho effettuata nella parte inferiore, in modo che non si veda.



Ho protetto i cavi inguainandoli dentro a del corrugato da 20mm, il cablaggio così ottenuto è poco gestibile e quindi deve avere una lunghezza il più possibile precisa. Non potendo crimpare i terminali direttamente sulla macchina ho prima posizionato i corrugati per determinare la lunghezza, quindi li ho sfilati ed ho inserito i cavi all'interno, ho crimpato i terminali ed ho nuovamente rimesso tutto nella macchina. I cavi sono risultati lunghi 2 metri ciascuno. I terminali li ho isolati con della guaina termoretrattile rossa e con altra più grossa trasparente ho bloccato i corrugati. Nelle foto si vedono i vari passi.



Edited by specialmotors - 7/1/2015, 12:08

mi han chiamato in riunione e ho dovuto lasciare a metà il post.... ;-)

ho fatto un altro pezzetto..
di sto passo per agosto avrò finito :-(

Prima di tutto ho trovato un posto dove fissare il nuovo regolatore di carica, ho scelto il lato passeggero per poter tenere corti i collegamenti, alternatore e scatola fusibili sono da quel lato.

La macchina di serie aveva già due batterie, una lato guidatore (da ora Bat1) ed una lato passeggero (da ora Bat2). I collegamenti originali sono così fatti, il motorino di avviamento sulla Bat1, la presa principale per la scatola fusibili (che include anche la ricarica) sulla Bat2 ed ovviamente un bel ponte che collega i positivi delle due batterie (che passa davanti al radiatore).

E' evidente che rimuovendo il ponte tra le batterie la Bat1 non sarebbe più ricaricata ed è quella che si occupa del carico maggiore, cioè del motorino d'avviamento. La prima modifica da fare è spostare il cavo di ricarica (che è anche quello di prelievo per tutti i servizi) dalla Bat2 alla Bat1 e per far questo va allungato.

Lo scollego e noto subito del nastro isolante, sotto un cavo con sezione veramente ridotta! Questo cavo fa capo ad un fusibile da 80A, quindi si presume che la corrente che lo attraversa sia abbastanza importante.



Per portare il cavo dall'altro lato del cofano utilizzo il percorso originale, quindi allento il radiatore e rimuovo il collegamento originale che ponticella le batterie, preparo un nuovo corrugato con all'interno due cavi, uno per la ricarica ed uno per prelevare corrente per i servizi (con il senno di poi ne bastava uno).



Questo il confronto tra il nuovo cablaggio ed il vecchio, ho recuperato i due pezzi di plastica ad angolo che lo tengono in forma per girare attorno al radiatore. Si vedono poco perché il nuovo tubo è ancora troppo duro per stare bene in forma dasolo.



Quindi ho saldato il nuovo cavo, ovviamente ho rimosso lo spezzone a sezione ridotta. L'altro capo lo fisso alla Bat1 ed ora la Bat2 è completamente isolata dal resto. Ho dovuto fermarmi qui perchè ha cominciato a grandinare! (nella foto sopra si vedono i segni sull'asflato).



Nell'ultima foto si intravedono i due cavi che entrano in abitacolo e che saranno collegati al commutatore.

Se tutto va a buon fine a fine anno mi compro questo

http://www.topgear.it/shop.php?act=zoom&id...;20120A%202

Mi resta solo da capire se il runner ha il regolatore di tensione esterno o meno..e (soprattutto) se quel benedetto diodo di compensazione lo posso attaccare al mio alternatore. Non so quanti cavi ci escano :/

Si anche questo Nickolos. Però quello che ho linkato io ha quel diodo di compensazione che penso debba esser collegato ad un ipotetico cavo di solito chiamato S Sense che rileva il voltaggio alle batterie. Siccome c'è comunque una caduta di tensione di 0.3 volt, con questo diodo si dovrebbe automaticamente aumentare il voltaggio.

Dovrebbe...riuscissi a parlare con un tecnico saprei

È il solito relè VSR. Non voglio fare un parallelo diretto. Se uso tante utenze che mi mandano a terra la servizi sai che mega passaggio di corrente? E dovrei usare batterie uguali

Volevo equipaggiare anch'io con doppia batteria il mio mulo (4runner 2,4 '92) per eventuali servizi (compressore e luci supplementari), e come sempre ho trovato tanto materiale da cui trarre spunto. Sembra però che proprio quest'argomento appassioni tantissimo la muleria, perchè ho letto una vagonata di reminiscenze chimiche ed elettroniche che mi hanno messo un po' in crisi. Ci metto quindi pure la mia, così mi date un consiglio al riguardo. Escludo intanto che io mi complichi la vita con diodi, ripartitori, centraline e menate varie su un auto che adoro principalmente perchè appartiene ancora alla generazione della meccanica "ad orecchio", ed escluso anche che qualcun'altro la tocchi (potrebbe morire), quindi non ho spiegazioni di sorta da dare ad altri utenti sull'esistenza di stacca-batterie. Andando al dunque, avevo pensato di aggiungere alla mia 100 amp. una da 50 di servizio a gel (proveniente da forniture militari, quindi specifica per mantenimenti prolungati della carica), semplicemente in parallelo con due switch, o uno switch doppio, in modo da poterle gestire indipendentemente. Ciò risolverebbe secondo me i seguenti problemi:
sovraccarico di lavoro del motorino di avviamento se costretto a caricarle entrambe (con switch singolo)
sovraccarico di spunto per le utenze e soprattutto avviamento (il parallelo garantisce il voltaggio, ma se non ricordo male l'amperaggio si somma)
guasto di una batteria che pregiudica l'altra.
Rimane quindi una batteria primaria gestita normalmente, e da ricordare periodicamente nei tragitti più lunghetti di commutare per dare carica alla secondaria, il tutto con una spesa contenuta per le modifiche. Poi le batterie te le gestisci tu in base al bisogno. Penso che potrebbe andare, o mi sfugge qualcosa?


Beh, dimenticavo una cosa importante: un mondo di auguri!!!

mettine due da 60/70/80ha e via ma ricordati che se una si guasta o si scarica, vanno giu tutte e due
poi se ti servono utense a motore spento ne stacchi una e l'altra rimane carica

mamma mia, per essere solo il primo di gennaio ne ho già fatte incazzare abbastanza di persone; però su di una cosa avevo ragione, l'argomento appassiona. Cmq, per luca sa: potendo escludere indipendentemente le due batterie (un interruttore per ognuna o interruttore doppio effetto), potrei fare affidamento sul voltametro di bordo per monitorare lo stato di salute delle batterie, e quindi teoricamente dovrei accorgermi prima del guasto di una delle due.
Per come intenderei usare l'impianto, evitando di lasciarle entrambe collegate se non eventualmente per ricaricarle, non dovrei quindi rischiare un guasto che me le butta giù entrambe. Considera anche che un intervento del genere non lo vedo tanto come un utilizzo tipo camper, ma piuttosto per avere un polmone di carica con la batteria a gel per casi di emergenza o come un eventuale booster integrato se ti abbandona la batteria primaria. Infine confesso, è anche una scusa per smanettare un po' low cost sul mulo, che mi rilassa tantissimo, magari sognando una missione overland.

per luca drago: miii che precisino. Certo, accaniamoci sul principiante, l'ultimo che arriva e vuole dire la sua...
ok, scherzavo; si, direi che alternatore suona decisamente meglio di motorino etc. (pensavo allo spunto e scrivevo altro), però non hai detto cosa ne pensi e ci tenevo.

per nickolos: periodo male articolato per intendere che in parallelo il voltaggio rimane 12, ma chiedevo in realtà conferma se come ricordo l'amperaggio delle due batterie entrambe collegate sempre in parallelo si somma. Se così, credo che un impianto diretto potrebbe essere dannoso principalmente per il motorino di avviamento. L'avvolgimento dovrebbe essere dimensionato per un certo range di ampère, e sparargliene il doppio mentre compie il notevole sforzo di avviare un motore bello tosto (pesante e compresso) significa sollecitarlo maggiormente (l'avvolgimento), in quanto tenderebbe a surriscaldare. Gli avvolgimenti che surriscaldano perdono velocemente l'isolamento, cioè vanno in corto e si bruciano. Non è detto che accada immediatamente, in realtà se l'avviamento del mulo è resistente può anche sopportare per anni, ma non credo sia cmq un utilizzo appropriato. Ma anche di questo credo che in molti possano darmi più autorevole conferma.