bergiotto |
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| Dici bene, come potrei dire diversamente visto che il mio mulo l'ho ribattezzato (per l'appunto) T-Rex. Se provi a dare un'occhiata ai filmini postati nella discussione del raduno in sardegna, potrai avere un'idea di ciò che possono fare i nostri muli anche in funzione dei diversi allestimenti: da quelli con assetto rialzato al rigorosamente di serie con gomme 50% stradali e 50% off-road (come nel mio caso). Però tornando a ciò che diceva G5X, in effetti, certe modifiche e certi azzardi li provi con mezzi di una certa età e non con veicoli nuovi fiammanti. Il problema è: quanti tipi/marchi/modelli riescono ad arrivare a questa "certa età" (per cui non si hanno più tanti rimpianti) con ancora una robustezza sufficiente da non spaccarsi al primo tentativo o per cui valga la pena investire altri denari per fare le modifiche aggiuntive? Questo ci porta a dire che il mezzo di serie era (è) una buona base su cui lavorare e che, già in partenza, permetteva di fare molte cose (che per esempio faccio tutt'ora col mio) se solo uno avesse avuto il coraggio di fargliele fare. E qui si torna alla solita questione (già affrontata altrove) del perchè la casa madre non produca un mezzo che sia esclusivamente una buona "base" su cui lavorare a proprio piacimento ovvero un mezzo senza tanti fronzoli e più spartano ma con la stessa affidabilità e "cazzutaggine" che associamo ad un mezzo di una o due generazioni passate.
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