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Mauri Gina & Cleo VZN130 1992
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- Mulisti doc
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- Skopo (SLO)
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| Probabilmente si è rotto per vecchiaia e sollecitazioni, credo niente di patologico. Serve a far ruotare la barra al suo interno, infulcrata al telaio; le due estremità della barra invece sono fissate ai trapezi (anteriormente) o al cristo (posteriormente) rendendoli solidali fra loro; praticamente nei limiti della sua elasticità (programmata) fa muovere contemporaneamente verso l'alto o verso il basso il lato dx e sx della sospensione. Quando affronti una curva, ad esempio a destra, le ruote di sinistra rientrano nei parafanghi per effetto della compressione delle sospensioni di quel lato, mentre il lato di destra tende a sollevarsi, parte di questa "estensione" è dovuta alla velocità con cui affronti la curva, parte alla spinta delle molle; la barra stabilizzatrice contrasta la spinta delle molle: se si comprime a sinistra, lei comprime anche a destra! Il risultato è che ti permette di percorrere a velocità più alta la stessa curva prima di capottare, però ti toglie capacità di trazione perchè non permette alla ruota di copiare altrettanto bene il terreno come senza. Quindi è molto utile sui curvoni veloci e deleteria sui tornantini a bassa aderenza, dove la macchina potrebbe fermarsi e non riuscire a ripartire per la ruota interna che gira vorticosamente senza aderenza. Secondo me, un buon compromesso sul Runner è di lasciare quella davanti e togliere quella dietro oppure adottare dei dispositivi di stacco (in questo caso per entrambe)
p.s. in idraulica si usano particolari simili per fissare tubature, costo pochi centesimi a pezzo, forse non dureranno altri 20 anni, ma .........
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