Christkindlesmarkt 2015 visti da Mauri, Gina & Cleo

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Mauri Gina & Cleo VZN130 1992

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PREMESSA

Ringrazio fin da subito tutti voi per la pazienza con cui vi dedicherete alla lettura di questa nostra nuova avventura; purtroppo non è stata portata a termine da una Toyota ma spero possiate voi un giorno calcare le nostre tracce a bordo dei vostri pick-up cellulati o anche con una più umile tenda da tetto

Giorno 1: 06 dicembre 2015

Chi mi conosce sa che per tradizione, oramai da diversi anni, partecipiamo all'organizzazione del raduno "Città di Gradisca" e che alla fine della manifestazione partiamo direttamente per le nostre ferie invernali alla scoperta dei mercatini natalizi (Christkindlesmarkt) popolari nelle città della Mitteleuropa.
Quest'anno è "particolare", sarà il viaggio di iniziazione per il nostro "nuovo" Ducato 4x4 e la meta sarà la più lontana finora programmata su 4 ruote (Copenaghen).
Le ultime settimane sono state fervide per i preparativi e le modifiche sul mezzo, avevamo già avuto occasione di fare un viaggio di prova a Pisa per testare la meccanica ma gli allestimenti interni erano (e sono ancora) ancora in fase di ricostruzione dopo la modifica da semintegrale a mansardato; anche la coibentazione e il riscaldamento erano un'incognita (e non poco importanti vista la latitudine della meta finale e l'altezza delle catene montuose che dovevamo varcare).
I giorni passavano velocissimi lavorando alla preparazione e il 6 dicembre si avvicinava troppo velocemente, non siamo proprio riusciti a studiare un itinerario e a programmare il viaggio, fiduciosi nel nostro spirito di avventura e di adattamento partiremo senza un piano di viaggio (... non che quando ne avevamo avuto uno poi lo avessimo anche rispettato tongue )
Il primo problema era quello di sistemare le nostre cose, lo spazio nella cellula è ridotto e bisogna giocare a tetris rispettando però anche l'ergonomia ed una logica che permetta di ricordare dove si trova quello che si cerca.
Carichiamo un buona quantità di carburante (la metà di quella necessaria per tutto il viaggio) fra taniche e serbatoi fissi; il serbatoio supplementare non è stato ancora collegato in maniera definitiva e dovrò lavorare di cacciavite e tubicini al bisogno; i serbatoi per l'acqua (circa 240l.) dovrebbero garantire l'autonomia per tutta la durata delle vacanze (e così sarà).
Arriva finalmente il giorno tanto atteso, si parte; la meta è la solita: Golo Brdo, dove si trova la nostra postazione sul percorso del raduno



Non fa freddo, l'umidità però è persistente (la strada si snoda lungo il corso dello Judrio); la stufa regolata al minimo della potenza garantisce un tepore accogliente e la stanchezza per le giornate di intenso lavoro che hanno preceduto le vacanze fan si che dopo pranzato lascio Gina a vigilare sul tracciato (come al solito percorso da un numero limitatissimo di partecipanti) e prendo una mezz'oretta di sonno in mansarda.
Quest'estate Gina si era prodigata nella preparazione dei cuscini per la panca; taglia, cuci, disfa, ritaglia, ricuci ed ora si rivelerà tutto inutile, la panca verrà monopolizzata da Cleo





per tutta la durata del viaggio sarà il suo posto; farla sistemare a terra sul pavimento vorrebbe dire non riuscire più a muoversi noi e quindi i cuscini diventano inutili, li terremo su in mansarda dove c'è posto in abbondanza (finalmente).
Arriva il buio, come era scontato non c'è mai stata alcuna connessione telefonica, non abbiamo alcun modo di comunicare con i responsabili dell'organizzazione ed in autonomia decidiamo che possiamo ritenerci liberi e lasciamo la nostra postazione (era già da un po' che non si vedeva arrivare veicoli, ne partecipanti ne estranei); impostiamo il navigatore per Monaco, la strada solita è bloccata per lavori e quindi dovremo fare una ventina di chilometri per strade sterrate attraverso i boschi fino alla valle dell'Isonzo; il camper viaggia bene, forse un po' rigido sulle sospensioni; purtroppo cominciano ad aprirsi le porte del bagno e degli armadi, capisco perchè quando lo comprai aveva una buona parte di serrature rotte; la cellula flette e lo sforzo sulle vecchie serrature di plastica (irrigidite e fragili per gli anni trascorsi) le fa rompere; Gina si prodiga col nastro americano, la porta del bagno la blocchiamo con elastici fissati sui ganci sistemati per appendere abiti ed asciugamani.
Arriviamo alla strada asfaltata, le curve più dolci fanno si che le serrature smettano di rompersi.
Arriviamo a Caporetto, prendiamo per Bovec, lungo la strada ritroviamo una trattoria dove già una volta avevamo mangiato bene, ci fermiamo per la cena; il gestore ci consiglia jota e salsicce caserecce; gustosissimi! Annaffiamo con due birre e concludiamo con caffè e grappa (anche questa homemade), il conto sarà di circa 28€.
Riprendiamo il cammino, valichiamo le Alpi attraverso il Predil, c'è pochissima neve a bordo strada, attraversiamo quindi il piccolo lembo di terra italiana fino a giungere alle autostrade austriache, al confine ci sono molte macchine ferme per acquistare la vignetta (8€ per 10gg) per il pedaggio, preferisco rischiare e proseguo fino alla prima area di servizio, dovremo abituarci a pagare per l'accesso ai bagni: 50cent., rimborsati in caso di consumazione (però un caffè costa 2,5/3€, conviene lasciargli i 50cent. e preparare il caffè in camper).
In autostrada osservo i prezzi del carburante, 1,10/1,20€, sono comunque cari, fuori autostrada saranno quasi ovunque sotto l'Euro.
La guida con il buio è affaticante ma almeno io avevo avuto modo di riposare dopo pranzato, Gina invece è cotta; speravo di fare il primo pernotto a Monaco (il viaggio sarà lungo) ma le condizioni di Gina consigliano l'ultima area di servizio in Austria, subito prima del confine; sistemo il camper in uno stallo pianeggiante (la stazione di servizio è collocata al culmine di una salita) e finalmente ci apprestiamo a trascorrere la nostra prima notte di ferie.
La stufa scalda gradevolmente l'ambiente pur regolata al minimo, lo spazio in mansarda è ampio ed accogliente e così possiamo subito abbandonarci fra le braccia accoglienti di Morfeo.
Buona notte, a domani amici

Edited by m i s s i l e - 29/12/2015, 16:44
 
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giorno 2: 07 dicembre 2015

La prima notte è alle spalle, volutamente non abbiamo messo alcuna sveglia, il sole spunta alto da dietro i monti, da quelle parti c'era il nido dell'aquila ( https://it.wikipedia.org/wiki/Nido_dell%27Aquila ), provo a girarmi dall'altra parte ma oramai mi son svegliato e il rumore dell'autostrada mi impedisce di riprendere sonno; mi alzo e preparo la colazione, non abbiamo ancora avuto modo di fare la spesa, non abbiamo nemmeno il pane, per oggi solo frutta e caffè; si alza anche Gina che porta Cleo a passeggio, vicino a noi ci sono due fuoristrada su carrello con gli adesivi del "città di Gradisca"; sono molti gli equipaggi tedeschi ed austriaci che partecipano ogni anno.
Dopo Cleo sarà il nostro turno per la "passeggiata"; i bagni delle autobahn sono a pagamento ma in condizioni ineccepibili puliti e confortevoli, quasi tutti dispongono di una doccia.
A metà mattina siamo pronti per ripartire, accendo il motore e mi avvio verso l'uscita della stazione di servizio; mi immetto nel traffico che procede incolonnato a rilento, arrivo in cima alla collina, sul confine ma non vedo la fine della colonna e la causa della stessa, penso ad un incidente, poi vedo un poliziotto con un cane che passeggia a bordo autostrada e superata la curva, un posto di controllo ben attrezzato con numerosi poliziotti che incanalano a campione alcuni veicoli verso un tendone dove verranno ispezionati; un po' mi preoccupo, ho circa 100 litri di nafta sul tetto ed un serbatoio supplementare da 75 litri ma credo che a loro interessi più trovare terroristi e clandestini che famiglie in vacanza; quando passo io ovviamente mi selezionano per il controllo
Mi porto seguendo le indicazioni verso il tendone, dove ci dividono in due colonne, un gentile poliziotto in tedesco mi chiede i passaporti; consegno le carte d'identità e la carta di circolazione accompagnandole con le poche parole di tedesco che conosco: "ich sprehe kein Deutsh"; essere un collega in pensione apre quasi tutte le porte e il collega riconsegnandoci i documenti sorridendo pronuncia "komplete control" e ci indica la strada per riprendere il viaggio, ringrazio e saluto contraccambiando il sorriso.
Vogliamo superare alla svelta Monaco e le zone che già conosciamo, poi decideremo con quale città cominciare il nostro tour per mercatini; l'autostrada è tutta un saliscendi, non particolarmente veloce per un camper con tanto peso e pochi cavalli, a Monaco decidiamo di aggirarla in senso antiorario per poi lasciare l'autostrada a nord-est della città; purtroppo questa decisione ci farà stare circa due/tre ore in colonna per un tamponamento fra camion, verso le 3 del pomeriggio ancora incolonnati e senza vederne la fine decidiamo di fermarci per il pranzo in un area di sosta; il tempo trascorso a preparare il pranzo permetterà al traffico di smaltire l'ingorgo e alla ripartenza le file di veicoli in colonna non sono più ferme, procedono lentamente ma senza più fermarsi; il punto dell'incidente viene presto superato e si procede di nuovo speditamente; comincia a far buio e a questo punto decidiamo che non ha senso abbandonare l'autostrada per mettersi alla ricerca di paesini ameni a casaccio, senza sapere dove andare e così proseguiamo verso nord, fino a trovare le indicazioni per Ingolstadt ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ingolstadt ) la città dell'Audi; non ci siamo mai stati prima ed è l'occasione per una rapida visita; così imposto il navigatore che ci porta dritti in centro; trovo una stradina dove non capisco bene la disposizione dei parcheggi, mi fermo e cerco di interpretare la segnaletica e di distinguere i posti disponibili a pagamento, quelli privati, quelli vietati, non capisco un granchè ma ho un parchimetro davanti al camper e pago un ticket per un'ora di sosta; in quel momento uno mi viene incontro gesticolando e parlando in tedesco, anche in questo caso esordisco con un perfetto "ich sprehe kein deutsch" forse troppo perfetto, credo che il tipo pensi che lo sto prendendo per i fondelli e capisco che mi dice che parlo benissimo il tedesco; gli rispondo in italiano inframezzando parole tedesche come "parkschein" o inglesi "ticket" e gli mostro il biglietto del parcheggio esposto sul cruscotto, al che, forse intuendo la mia buona fede, lui risponde con modi più gentili ed aiutandosi con i gesti (e solo questi capisco) che il parcheggio in cui mi trovo è riservato ai clienti del suo negozio e che il parcheggio regolamentato dal parchimetro inizia davanti al mio camper .... ed è tutto occupato; mi scuso, ringrazio e ....... vedo uno che sta lasciando un posto libero; ovviamente mando Gina ad occuparlo mentre faccio manovra cheers
Ci rimane quasi un'ora per un giretto, il centro storico ed il mercatino sono cento metri davanti a noi





continuiamo la passeggiata, come spesso capiterà, un gruppo di ragazzi ubriachi si avvicinerà per chiedere informazioni su Cleo, la voce impastata dall'alcol rende difficile interpretare le loro domande pronunciate per metà in tedesco e per metà in inglese, a loro si unisce un vecchietto altrettanto ubriaco, pronuncia ripetutamente "alte" oppure "grande", mi vien da pensare che tenti di parlare in italiano chiedendo quanto pesa, invece alte era in tedesco ed intendeva chiedere appunto l'età e grande era la sua traduzione in italiano; è comunque divertente intrattenersi con queste persone invadenti ma simpatiche ma ........ il parkschein intanto "corre"; cerco con gentilezza di "tagliare", sorrido, ringrazio e .... saluto quell'allegra combriccola
Andiamo avanti





arriviamo alle porte di quello che sembra un castello fortificato







usciamo da un'altra porta, attraversiamo un parcheggio e rientriamo nel mercatino dalla parte opposta da dove eravamo usciti; un coro intona inni natalizi



L'addetto di una bancarella sistema i filetti di salmone ad affumicare sul fuoco di legna




Edited by m i s s i l e - 6/1/2016, 15:37
 
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Dopo una corroborante dormita ci risvegliamo lentamente, moooolto lentamente; mi alzo per primo, non abbiamo ancora fatto la spesa e quindi per la colazione cerchiamo subito un bar (ci serve anche urgentemente una toilette) arriviamo alla piazza con il mercatino

le bancarelle sono ancora per la maggior parte chiuse
http://i68.servimg.com/u/f68/19/38/56/51/mercat28.jpg



entriamo in un bar, prendiamo due cappuccini ed uno strudel di mele, è molto buono, caldo; alcuni avventori fanno i complimenti a Cleo, altri azzardano a chiedere informazioni, oramai sono un poliglotta, snocciolo il nome della razza in inglese, in francese ed in italiano.
Quando usciamo le bancarelle sono già quasi tutte in piena attività, le altre stanno aprendo.
Immancabile il presepe.



La piazza si anima di gente laboriosa







Gina ha bisogno di una molletta per i capelli








Prima di ritornare al camper compriamo pane, dolci ed affettati, in camper prepariamo quella che sarà la nostra classica colazione durante questa vacanza: frutta, pane, affettati, formaggi, un pezzetto di dolce ed un caffè all'americana e ....... siamo pronti a ripartire.
E' giorno e con la luce preferiamo viaggiare per strade secondarie, osservare la gente, i villaggi, lo stile di vita; la nebbia si è diradata ed il navigatore è impostato per Bamberga (altra città che già conosciamo)



Abbiamo già fatto molta strada da quando abbiamo lasciato casa e non ho un indicatore del livello del carburante nel serbatoio supplementare, così troviamo un posto appartato per rifornirlo, con 45 litri è pieno, il serbatoio principale segna ancora 3/4 ma per rifornirlo dovrei armeggiare fuori dal camper con taniche ed imbuti, preferisco rifornire solo il supplementare, dall'interno, con l'apposita pompa che ho installato.
Arriviamo a Bamberga ( http://www.bavieraturismo.it/mercatini-di-...amberga-baviera ) e partendo dal centro, ci allontaniamo alla ricerca di un parcheggio, ne troviamo subito uno molto comodo



Il tempo di scendere e guardarmi intorno per capire le modalità che regolano la sosta ed ecco arrivare solerte l'addetta al controllo dei tagliandi del parchimetro; chiedo a lei se c'è il parkschein, cortesemente mi indica la macchinetta, la ringrazio e vado a pagare.
Anche a Bamberga gli innamorati hanno il vizio di suggellare la loro promessa d'amore con un lucchetto.

passeggiando fra i vecchi edifici del centro storico arriviamo al mercatino

 
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view post Posted on 6/1/2016, 15:36     +1   +1   -1
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Il freddo (ma anche la nostra raccolta di tazze) impone una sosta per un gluhwein


Arriviamo al fiume ed attraversiamo il bellissimo ponte






Un negozio di souvenir ci attira al suo interno, io approfitto per comprare un bicchiere per la weizen da aggiungere alla mia collezione e Gina prende alcuni bicchieri e altri oggettini per gli amici



Riprendiamo la passeggiata


I tedeschi sono grandi appassionati e collezionisti dei prodotti vintage dell'eccellenza italiana



Sta scadendo il tempo concesso dal parchimetro, non siamo lontani dal parcheggio ma dobbiamo prima riattraversare il fiume








Attraversiamo il fiume e raggiungiamo il camper

Si sta facendo buio e imbocchiamo un'autostrada in direzione Kassel ( https://it.wikipedia.org/wiki/Kassel )

Arriviamo di sera, è quasi ora di chiusura per le bancarelle, facciamo un giro veloce scaldandoci con un gluhwein







I chioschi di vin brulè sono gli ultimi a chiudere ed invitano alla degustazione vantando prodotti dal contenuto alcolico stratosferico


Dopo il pieno d'alcol meglio passare alle degustazioni gastronomiche







Un chiosco con prodotti scandinavi espone le sue specialità



Riprendiamo quindi l'autostrada e ci fermiamo per la notte nella stazione di servizio di Gottingen.


Prima di metterci a letto gustiamo un brodo caldo, dopo i vari assaggi fra le bancarelle dei mercatini è quello che serve per rimettere a posto lo stomaco.
Domani, senza fretta visiteremo Gottingen, buonanotte santa
 
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view post Posted on 8/1/2016, 14:46     +1   -1
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O maurizio ma non l'ha il bagno qst camper?
 
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CITAZIONE (swipcamel @ 8/1/2016, 14:46) 
O maurizio ma non l'ha il bagno qst camper?

si ma non lo usiamo se non per le emergenze notturne e ho eliminato la doccia perchè su un mezzo così vecchio non è garantita la tenuta alle infiltrazioni (anzi diciamo pure che è proprio garantito che si infiltrerebbe)


non voglio usare il bagno per non dover cercare le aree di scarico e anche per non portarmi dietro la puzza, inevitabile con i vecchi sistemi di tipo nautico
 
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view post Posted on 8/1/2016, 20:21     +1   -1
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L'hai modificato da semintegrale a mansardato? Immagino che il fatto che sia 4x4 sia stato determinante?!
 
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view post Posted on 8/1/2016, 21:28     +1   -1
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CITAZIONE (Carra82 @ 8/1/2016, 20:21) 
L'hai modificato da semintegrale a mansardato? Immagino che il fatto che sia 4x4 sia stato determinante?!

si, dimensioni (corti son rari), 4x4 (rari), cellula in vtr (rara), trazione full time (rara); ne avevo trovati 5 negli anni di ricerca, un V8 americano a Bologna distrutto dalla ruggine, un Ducato marcio a Monaco, un altro Ducato da vedere in Calabria (troppo distante), un Saviem a Brescia (con troppi lavori ancora da fare) ed un bellissimo Ducato a 28.000€ che quando ho comprato il mio era sceso a 15.000€
 
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view post Posted on 8/1/2016, 21:59     +1   -1
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Chi te l'ha fatto quel bel lavoretto? Di che marca è la cellula?
 
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la cellula è Allcar Nabilia 530, la mansarda l'ha costruita White allestimenti di Caorle
 
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view post Posted on 9/1/2016, 09:22     +1   -1
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Meno male che abitiamo lontani altrimenti sarei sempre da te a vedere le modifiche ai mezzi!
 
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view post Posted on 9/1/2016, 10:44     +1   -1
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CITAZIONE (Carra82 @ 9/1/2016, 09:22) 
Meno male che abitiamo lontani altrimenti sarei sempre da te a vedere le modifiche ai mezzi!

.... urca! peccato, magari mettevo qualche biglietto in vendita e con il ricavato aumentavo le modifiche; più modifiche, più biglietti; più biglietti, più modifiche peccato veramente

Grazie, lo considero un complimento :hilux: :Toyota:





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giorno 4: 09 dicembre 2015

Buongiorno, come al solito ci svegliamo tardi, io per primo e preparo la colazione; sbuccio una mela, un arancia e le divido in due porzioni, sistemo formaggi ed affettati sui piattini; Gina si alza, mette a bollire l'acqua per il caffè e tira fuori il pane, Cleo elemosina e condivide con noi la colazione, un dolce condiviso in due accompagna il caffè; ora urge "correre" alle toilette della stazione di servizio, con 50cent a testa ci risparmiamo di dover usare quella del camper; potremmo usare il ticket del bagno per prendere un altro caffè ma in Germania costa non meno di 2,5/3€, preferiamo pagare i 50cent.
Anche Cleo ha le sue necessità ma è sufficiente una breve passeggiata nel parcheggio ed usare i sacchettini
Piano piano riprendiamo l'autostrada e prendiamo progressivamente velocità mentre il motore si scalda, usciamo al primo svincolo in direzione Gottingen; il navigatore ci porta dritti verso il centro, dove intravediamo le luci ed i festoni colorati del mercatino; interrompiamo la navigazione e procediamo a vista girando attorno alla zona con le bancarelle; troviamo facilmente un parcheggio a pagamento e quindi prendiamo la via verso le bancarelle

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queste vecchie cittadine tedesche conservano splendide case che catturano il nostro sguardo e l'obiettivo delle nostre fotocamere

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Un bar pasticceria è utile per far conoscenza con le specialità del posto

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dopo una fetta di torta divisa in due e due caffè (Gina preferirà sempre l'espresso all'italiana, io il filtrato all'americana) riprendiamo Cleo che avevamo legato ad un palo fuori dal bar

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eccoci arrivati alle bancarelle del mercatino

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anche nella ricca ed industriosa Germania non è difficile trovare giovani poco fortunati che si arrangiano chiedendo l'elemosina; forse il problema della disoccupazione giovanile non è solo nostro

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tipico anche il calendario dell'avvento sulle finestre degli edifici

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l'immancabile presepe
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e l'immancabile bancarella col salmone affumicato
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in Germania anche le statue bevono birra
mercat94

arriviamo al camper con qualche minuto di ritardo sulla scadenza del ticket ma non se n'è accorto nessuno, scaldo il motore ma subito una signora protesta, non si sta fermi col motore acceso; la mando "in mona" son stato fermo solo il tempo di programmare il navigatore per la prossima meta: Amburgo; Gina ha sistemato i giubbotti e viene a sedersi, possiamo ripartire


mercat95

Imbocchiamo l'autostrada, sarà una tappa faticosa e stressante; gli autocarri in questa zona della Germania viaggiano a velocità molto elevata (94/95 Km/h misurati col g.p.s.), in salita ne perdono pochissima e la strada è un susseguirsi interminabile di saliscendi con curve sul fondo; se mi accodo ad un autocarro non riesco a mantenerne la velocità quando inizia la salita e quelli che mi seguono mi sorpasseranno, se mantengo l'acceleratore a tavoletta in discesa tocco i 120 ma le curve che trovo in fondo alle discese fanno stringere il censored2; si avvicinano velocemente e pare impossibile riuscire a centrare lo spazio fra gli autocarri sulla destra e le automobili veloci sulla sinistra; però viaggiare così è l'unica maniera per gestire la convivenza con i t.i.r., ne sorpasso due o tre in discesa e con l'abbrivio arrivo in cima alla salita successiva (se non è troppo lunga) senza scendere sotto alla loro velocità; se rallento sento il camionista incazzato che strombazza ed inizia il sorpasso e magari non riesce nemmeno a finire la manovra perchè appena inizia una nuova discesa il camper è di nuovo più veloce (altro strombazzamento).
E' sera quando arriviamo ad Amburgo, l'autostrada arriva fino in centro e la città ci accoglie con un traffico molto scorrevole



Seguendo le istruzioni del navigatore arriviamo subito un centro dove intravediamo le luci del mercatino, troviamo facilmente un parcheggio, il parchimetro non accetta le monetine che tento di inserire, appare una scritta che non capisco e decido di lasciare il camper senza ticket; non so se la macchinetta è guasta oppure se è stata disattivata per qualche motivo, vista l'ora ed il buio rischio e lascio la il camper; ci avviamo in direzione delle luci








Gina vuole subito assaggiare le salsicce (ogni zona della Germania ne produce di tipo diverso)



i palazzi sono rivestiti con luminarie sfavillanti: spettacolari



anche qua Cleo trova ammiratori


Amburgo è una delle città più sfavillanti fra quelle visitate in questi ultimi anni fra un mercatino e l'altro, è senz'altro da mettere fra le mete preferite









con piacere scopriamo che Amburgo ha più di un mercatino e naturalmente faremo il possibile per scoprirli tutti




















i chioschi del gluhwein sono sempre quelli più frequentati ed indaffarati







una specialità di queste latitudini: salsicce con i broccoli, uno strano abbinamento che avremo il "coraggio" di provare solo fra qualche giorno a Magdeburgo: brutti ma buoni, Gina ci proverà anche a casa al ritorno





un allegro gruppo di "tamburini" marcia danzando fra le bancarelle


qua stanno preparando il gluhwein corretto con il rum



i blocchi di zucchero sopra al calderone vengono annaffiati con l'alcol (rum) per ravvivare la fiamma e l'effetto scenografico; l'addetto visti alcuni fotografi interessati ha spento la luce per mettere in evidenza la fiamma



fa freddo e ci concediamo il bicchiere della staffa


vorremmo rimanere a dormire ad Amburgo ma non so perchè il parchimetro non ha accettato le monetine e non vorrei risvegliarmi in divieto di sosta; non voglio rischiare un brusco risveglio e decidiamo di riprendere il viaggio verso la Danimarca, ad Amburgo ci ritorneremo un'altra volta
A malincuore volgiamo un ultimo sguardo alla città


Imbocchiamo l'autostrada verso nord, Gina è stanca e vorrebbe fermarsi presto, io vorrei andare più avanti; giungiamo ad un compromesso e percorriamo un centinaio di chilometri; ci sistemiamo come al solito in un'area di servizio sotto ad un lampione davanti al bar; la stufa fa i capricci, dopo aver funzionato bene per un po' comincia a spegnersi; ha l'accensione automatica e se non si raffredda il sensore, parte subito il piezoelettrico per riaccenderla; andremo avanti così tutta la notte un tic tic tic continuo ma per fortuna non si è mai raffreddata e quindi è riuscita a mantenere un minimo di tepore all'interno (fuori qualche decimo sottozero); a metà nottata anche Cleo decide di fare i capricci e comincia a piangere per la noia e per farla smettere non resta che accompagnarla per una passeggiata in pigiama e ciabatte
E' quasi l'alba è meglio che torno a dormire va, ci rileggiamo più tardi, buonanotte
 
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view post Posted on 12/1/2016, 19:25     +1   +1   -1
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giorno 5: 10 dicembre 2015


Si alza il sole e fastidiosamente colpisce gli occhi svegliandomi, Gina dorme, Cleo alza la testa ed allungando il braccio l'accarezzo; scendo dalla mansarda la stufa sta ancora ticchettando il piezo, continua ad accendersi e spegnersi in continuazione, se dovesse perseverare un questo suo malfunzionamento la vedo dura affrontare il nord. La spengo, quando si sarà raffreddata riproveremo.
Preparo la colazione, oramai è un rito sbuccio e taglio a pezzi due mele, preparo due piattini di affettati, Gina si alza, prepara il pane ed una brioche sul tavolo, mette l'acqua sul fuoco per il caffè.
Prepariamo gli spiccioli per la toilette, a queste latitudini la tariffa sale a 70cent.
Portiamo Cleo a passeggiare e ripartiamo.
Siamo preoccupati per la stufa e cominciamo a pensare ad una soluzione di ripiego nel caso smettesse di funzionare; due anni prima a Salisburgo avevamo risolto provvisoriamente accendendo delle candele ma questa volta non ne abbiamo con noi ma ..... si possono comperare
Vedo un Brico vicino allo svincolo e così esco; è stata una buona idea, trovo in svendita un bel giubbotto pesante da lavoro (molto caldo e confortevole ma sopratutto ad un buon prezzo: 50€), compriamo 2/3 candele ed un bel portacandele (che fortunatamente non dovremo usare e che diventerà un gradito souvenir ..... chi lo ha ricevuto, adesso leggendo, saprà il perchè del regalo); dalle Alpi in su, verso nord, si usa sistemare un portacandele così davanti alla porta di casa, (a Innsbruck li vedrò assicurati da catenacci e lucchetti) oppure sul davanzale della finestra o piuttosto a dividere i tavoli di un ristorante.
C'è un bar fuori dal Brico e fa freddo, indosso subito il giubbotto nuovo ed andiamo a scaldarci con una grande tazza di caffè lungo e bollente (io! Gina col solito espresso)
Ripartiamo, la frontiera è vicina, eccola:


E' emozionante varcare per la prima volta la frontiera di una nazione, ogni volta un brivido mi corre lungo la schiena, accosto per gustarmi questa sensazione, per prolungarla artificialmente.
Ripartiamo; il paesaggio è diverso ma non all'improvviso, già da Amburgo a salire verso nord, progressivamente si è potuto constatare come cambia l'architettura delle case, come diventano colorate, più rade e come si intensifichi la presenza di fattorie con animali al pascolo.
Subito oltre confine noto un cambiavalute (ci rifletterò su, non ne capivo la presenza, da noi son spariti, l'Euro li ha resi inutili) sarà un tarlo che mi frullerà per la testa fin che non ci fermeremo per il pranzo e scopriremo che i danesi han mantenuto la Corona.
Tipiche le case costruite con mattoni, tante volte lasciati al naturale, più spesso invece dipinte con colori vivaci






Hamburger, patatine e una salsetta "strana" sarà il nostro primo pasto in Danimarca, siamo in un kebab turco




Comunque il turco è simpatico, saputo che siamo italiani accenna un sorriso e comincia a parlare e si dimostra disponibile a parlarci della Danimarca e a darci consigli utili, ci conferma che dovremo cambiare gli Euro in Corone ma a lui va bene sia il pagamento in Euro che con carta bancomat (accettata quasi ovunque)

sarà quasi impossibile trovare un ristorante tipico danese; diffusissimi Kebab turchi, fast food americani, pizzerie italiane, china wok, japan sushi, thai take away, irish pub, anche cucina messicana ma nemmeno l'ombra di trattorie tipiche, solo qualche ristorante di lusso da cui stiamo alla larga; anche i supermercati non ci aiutano nella ricerca del cibo tipico, anche in questo caso son prevalentemente hard discount di grandi catene presenti anche in Italia e sui quali scaffali si trova la stessa identica merce che trovo anche a Trieste.

Un forte vento teso accompagnato da una pioggia finissima ci accompagna per questa prima giornata in Danimarca, verremo a sapere che è il tipico clima di quella particolare regione influenzata dalla calda corrente del golfo e dove la temperatura tipica invernale non scende mai sotto lo zero, salve rare eccezioni ed allora la terra si ricoprirà di uno spesso strato di ghiaccio che permarrà fino alla successiva primavera; comunque è difficile guidare in queste condizioni, specialmente quando si incrocia un mezzo pesante.

Attraverseremo tanti piccoli paesi privi di servizi, nessun negozio, banca, bar, solo abitazioni private, poi un paese più grande e la banca per cambiare i primi 50€.
Ci apprestiamo a visitare la prima cittadina danese che incontriamo sul nostro cammino


piove ma i giubbotti in goretex svolgono egregiamente il loro compito


Ci sono luci colorate e festoni appesi ma mercatini non ne troviamo, solo un chioschetto per il vin brulè (peraltro deserto) ed un altro che cerca di attirare clienti offrendo assaggi di filetti di pesce impanato







Urge cercare un bagno e ci infiliamo in un pub irlandese (ammazza quanto si fanno pagare una pinta!)



Quassù a nord fa buio presto, alle 4 del pomeriggio già è sera; proseguiamo ma non riusciamo più a godere del paesaggio, il serbatoio supplementare è quasi vuoto, ci saranno ancora 10/15 litri ma le oscillazioni fanno pescare aria e ogni tanto il motore perde colpi e si spegne, quindi lo stacco e procedo con il carburante del serbatoio principale; è arrivata l'ora di cena e non ho la più pallida idea di come è regolamentata la sosta in questo paese, anche l'alfabeto è diverso e la segnaletica è incomprensibile, i simboli sono diversi dai nostri, decido di fermarmi in un fast food per chiedere lumi, hanno un parcheggio riservato con sosta massima di 3 ore ma stanno per chiudere e fino alle 11 domattina non riapriranno, ordiniamo 2 hamburger mentre la cameriera chiede in ufficio se possiamo pernottare nel loro parcheggio, la risposta è positiva; la Danimarca è generalmente un paese molto caro ma i fast-food costano circa come da noi però con una qualità dei prodotti che ritengo superiore (almeno organoletticamente).
Paghiamo il conto, ringraziamo e ci rintaniamo nel camper; la stufa funziona di nuovo in maniera regolare, meno male, con questa pioggia ed umidità; senza stufa la cellula si trasformerebbe in un antro freddo e grondante condensa.
Anche oggi siamo arrivati all'ora della nanna: buonanotte a domani
Accidenti, anche stanotte Cleo ha deciso di fare i capricci, si annoia e piange, ieri è toccato a me adesso sarà Gina a portarla fuori, io mi giro dall'altra parte, bye bye
 
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Wagner67
view post Posted on 13/1/2016, 18:08     +1   -1




Bellissimo il racconto e molto ben dettagliato. Non avevo mica capito, l'altra sera al telefono, che eri stato in gir in giro per l'Europa. In senso buono VI INVIDIO!!!
Bello anche il camper "nuovo"...decisamente migliore a quello precedente o è solo una mia impressione?
 
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view post Posted on 13/1/2016, 21:47     +1   -1
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Mauri Gina & Cleo VZN130 1992

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Ciao Mario, sono Gina, hai ragione, in un certo senso questo camper è meglio del ford, unico problema è Cleo che ha monopolizzato l'uso della panca, ci dovrebbero stare lei e Maurizio in un angolo durante i pasti ma lei si allunga bene bene e finisce che Maurizio sullo sgabello, e io in piedi. Però quando si tratta di dormire ci si stà da dio, mansarda enorme e ariosa, con una piccola finestra per far infilare quel tanto di luce da farmi tranquillizzare. Si è ancora da finire ma Maurizio riuscirà a renderlo efficiente in tutti i sensi. ora vado a nanna buona notte Gina
 
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14 replies since 26/12/2015, 21:19   340 views
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