Christkindlesmarkt 2015 visti da Mauri, Gina & Cleo

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m i s s i l e
view post Posted on 12/1/2016, 19:25 by: m i s s i l e     +1   +1   -1
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Mauri Gina & Cleo VZN130 1992

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Skopo (SLO)

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giorno 5: 10 dicembre 2015


Si alza il sole e fastidiosamente colpisce gli occhi svegliandomi, Gina dorme, Cleo alza la testa ed allungando il braccio l'accarezzo; scendo dalla mansarda la stufa sta ancora ticchettando il piezo, continua ad accendersi e spegnersi in continuazione, se dovesse perseverare un questo suo malfunzionamento la vedo dura affrontare il nord. La spengo, quando si sarà raffreddata riproveremo.
Preparo la colazione, oramai è un rito sbuccio e taglio a pezzi due mele, preparo due piattini di affettati, Gina si alza, prepara il pane ed una brioche sul tavolo, mette l'acqua sul fuoco per il caffè.
Prepariamo gli spiccioli per la toilette, a queste latitudini la tariffa sale a 70cent.
Portiamo Cleo a passeggiare e ripartiamo.
Siamo preoccupati per la stufa e cominciamo a pensare ad una soluzione di ripiego nel caso smettesse di funzionare; due anni prima a Salisburgo avevamo risolto provvisoriamente accendendo delle candele ma questa volta non ne abbiamo con noi ma ..... si possono comperare
Vedo un Brico vicino allo svincolo e così esco; è stata una buona idea, trovo in svendita un bel giubbotto pesante da lavoro (molto caldo e confortevole ma sopratutto ad un buon prezzo: 50€), compriamo 2/3 candele ed un bel portacandele (che fortunatamente non dovremo usare e che diventerà un gradito souvenir ..... chi lo ha ricevuto, adesso leggendo, saprà il perchè del regalo); dalle Alpi in su, verso nord, si usa sistemare un portacandele così davanti alla porta di casa, (a Innsbruck li vedrò assicurati da catenacci e lucchetti) oppure sul davanzale della finestra o piuttosto a dividere i tavoli di un ristorante.
C'è un bar fuori dal Brico e fa freddo, indosso subito il giubbotto nuovo ed andiamo a scaldarci con una grande tazza di caffè lungo e bollente (io! Gina col solito espresso)
Ripartiamo, la frontiera è vicina, eccola:


E' emozionante varcare per la prima volta la frontiera di una nazione, ogni volta un brivido mi corre lungo la schiena, accosto per gustarmi questa sensazione, per prolungarla artificialmente.
Ripartiamo; il paesaggio è diverso ma non all'improvviso, già da Amburgo a salire verso nord, progressivamente si è potuto constatare come cambia l'architettura delle case, come diventano colorate, più rade e come si intensifichi la presenza di fattorie con animali al pascolo.
Subito oltre confine noto un cambiavalute (ci rifletterò su, non ne capivo la presenza, da noi son spariti, l'Euro li ha resi inutili) sarà un tarlo che mi frullerà per la testa fin che non ci fermeremo per il pranzo e scopriremo che i danesi han mantenuto la Corona.
Tipiche le case costruite con mattoni, tante volte lasciati al naturale, più spesso invece dipinte con colori vivaci






Hamburger, patatine e una salsetta "strana" sarà il nostro primo pasto in Danimarca, siamo in un kebab turco




Comunque il turco è simpatico, saputo che siamo italiani accenna un sorriso e comincia a parlare e si dimostra disponibile a parlarci della Danimarca e a darci consigli utili, ci conferma che dovremo cambiare gli Euro in Corone ma a lui va bene sia il pagamento in Euro che con carta bancomat (accettata quasi ovunque)

sarà quasi impossibile trovare un ristorante tipico danese; diffusissimi Kebab turchi, fast food americani, pizzerie italiane, china wok, japan sushi, thai take away, irish pub, anche cucina messicana ma nemmeno l'ombra di trattorie tipiche, solo qualche ristorante di lusso da cui stiamo alla larga; anche i supermercati non ci aiutano nella ricerca del cibo tipico, anche in questo caso son prevalentemente hard discount di grandi catene presenti anche in Italia e sui quali scaffali si trova la stessa identica merce che trovo anche a Trieste.

Un forte vento teso accompagnato da una pioggia finissima ci accompagna per questa prima giornata in Danimarca, verremo a sapere che è il tipico clima di quella particolare regione influenzata dalla calda corrente del golfo e dove la temperatura tipica invernale non scende mai sotto lo zero, salve rare eccezioni ed allora la terra si ricoprirà di uno spesso strato di ghiaccio che permarrà fino alla successiva primavera; comunque è difficile guidare in queste condizioni, specialmente quando si incrocia un mezzo pesante.

Attraverseremo tanti piccoli paesi privi di servizi, nessun negozio, banca, bar, solo abitazioni private, poi un paese più grande e la banca per cambiare i primi 50€.
Ci apprestiamo a visitare la prima cittadina danese che incontriamo sul nostro cammino


piove ma i giubbotti in goretex svolgono egregiamente il loro compito


Ci sono luci colorate e festoni appesi ma mercatini non ne troviamo, solo un chioschetto per il vin brulè (peraltro deserto) ed un altro che cerca di attirare clienti offrendo assaggi di filetti di pesce impanato







Urge cercare un bagno e ci infiliamo in un pub irlandese (ammazza quanto si fanno pagare una pinta!)



Quassù a nord fa buio presto, alle 4 del pomeriggio già è sera; proseguiamo ma non riusciamo più a godere del paesaggio, il serbatoio supplementare è quasi vuoto, ci saranno ancora 10/15 litri ma le oscillazioni fanno pescare aria e ogni tanto il motore perde colpi e si spegne, quindi lo stacco e procedo con il carburante del serbatoio principale; è arrivata l'ora di cena e non ho la più pallida idea di come è regolamentata la sosta in questo paese, anche l'alfabeto è diverso e la segnaletica è incomprensibile, i simboli sono diversi dai nostri, decido di fermarmi in un fast food per chiedere lumi, hanno un parcheggio riservato con sosta massima di 3 ore ma stanno per chiudere e fino alle 11 domattina non riapriranno, ordiniamo 2 hamburger mentre la cameriera chiede in ufficio se possiamo pernottare nel loro parcheggio, la risposta è positiva; la Danimarca è generalmente un paese molto caro ma i fast-food costano circa come da noi però con una qualità dei prodotti che ritengo superiore (almeno organoletticamente).
Paghiamo il conto, ringraziamo e ci rintaniamo nel camper; la stufa funziona di nuovo in maniera regolare, meno male, con questa pioggia ed umidità; senza stufa la cellula si trasformerebbe in un antro freddo e grondante condensa.
Anche oggi siamo arrivati all'ora della nanna: buonanotte a domani
Accidenti, anche stanotte Cleo ha deciso di fare i capricci, si annoia e piange, ieri è toccato a me adesso sarà Gina a portarla fuori, io mi giro dall'altra parte, bye bye
 
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14 replies since 26/12/2015, 21:19   340 views
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