PREMESSA
Ringrazio fin da subito tutti voi per la pazienza con cui vi dedicherete alla lettura di questa nostra nuova avventura; purtroppo non è stata portata a termine da una Toyota ma spero possiate voi un giorno calcare le nostre tracce a bordo dei vostri pick-up cellulati o anche con una più umile tenda da tetto
Giorno 1: 06 dicembre 2015
Chi mi conosce sa che per tradizione, oramai da diversi anni, partecipiamo all'organizzazione del raduno "Città di Gradisca" e che alla fine della manifestazione partiamo direttamente per le nostre ferie invernali alla scoperta dei mercatini natalizi (Christkindlesmarkt) popolari nelle città della Mitteleuropa. Quest'anno è "particolare", sarà il viaggio di iniziazione per il nostro "nuovo" Ducato 4x4 e la meta sarà la più lontana finora programmata su 4 ruote (Copenaghen). Le ultime settimane sono state fervide per i preparativi e le modifiche sul mezzo, avevamo già avuto occasione di fare un viaggio di prova a Pisa per testare la meccanica ma gli allestimenti interni erano (e sono ancora) ancora in fase di ricostruzione dopo la modifica da semintegrale a mansardato; anche la coibentazione e il riscaldamento erano un'incognita (e non poco importanti vista la latitudine della meta finale e l'altezza delle catene montuose che dovevamo varcare). I giorni passavano velocissimi lavorando alla preparazione e il 6 dicembre si avvicinava troppo velocemente, non siamo proprio riusciti a studiare un itinerario e a programmare il viaggio, fiduciosi nel nostro spirito di avventura e di adattamento partiremo senza un piano di viaggio (... non che quando ne avevamo avuto uno poi lo avessimo anche rispettato tongue ) Il primo problema era quello di sistemare le nostre cose, lo spazio nella cellula è ridotto e bisogna giocare a tetris rispettando però anche l'ergonomia ed una logica che permetta di ricordare dove si trova quello che si cerca. Carichiamo un buona quantità di carburante (la metà di quella necessaria per tutto il viaggio) fra taniche e serbatoi fissi; il serbatoio supplementare non è stato ancora collegato in maniera definitiva e dovrò lavorare di cacciavite e tubicini al bisogno; i serbatoi per l'acqua (circa 240l.) dovrebbero garantire l'autonomia per tutta la durata delle vacanze (e così sarà). Arriva finalmente il giorno tanto atteso, si parte; la meta è la solita: Golo Brdo, dove si trova la nostra postazione sul percorso del raduno
Non fa freddo, l'umidità però è persistente (la strada si snoda lungo il corso dello Judrio); la stufa regolata al minimo della potenza garantisce un tepore accogliente e la stanchezza per le giornate di intenso lavoro che hanno preceduto le vacanze fan si che dopo pranzato lascio Gina a vigilare sul tracciato (come al solito percorso da un numero limitatissimo di partecipanti) e prendo una mezz'oretta di sonno in mansarda. Quest'estate Gina si era prodigata nella preparazione dei cuscini per la panca; taglia, cuci, disfa, ritaglia, ricuci ed ora si rivelerà tutto inutile, la panca verrà monopolizzata da Cleo
per tutta la durata del viaggio sarà il suo posto; farla sistemare a terra sul pavimento vorrebbe dire non riuscire più a muoversi noi e quindi i cuscini diventano inutili, li terremo su in mansarda dove c'è posto in abbondanza (finalmente). Arriva il buio, come era scontato non c'è mai stata alcuna connessione telefonica, non abbiamo alcun modo di comunicare con i responsabili dell'organizzazione ed in autonomia decidiamo che possiamo ritenerci liberi e lasciamo la nostra postazione (era già da un po' che non si vedeva arrivare veicoli, ne partecipanti ne estranei); impostiamo il navigatore per Monaco, la strada solita è bloccata per lavori e quindi dovremo fare una ventina di chilometri per strade sterrate attraverso i boschi fino alla valle dell'Isonzo; il camper viaggia bene, forse un po' rigido sulle sospensioni; purtroppo cominciano ad aprirsi le porte del bagno e degli armadi, capisco perchè quando lo comprai aveva una buona parte di serrature rotte; la cellula flette e lo sforzo sulle vecchie serrature di plastica (irrigidite e fragili per gli anni trascorsi) le fa rompere; Gina si prodiga col nastro americano, la porta del bagno la blocchiamo con elastici fissati sui ganci sistemati per appendere abiti ed asciugamani. Arriviamo alla strada asfaltata, le curve più dolci fanno si che le serrature smettano di rompersi. Arriviamo a Caporetto, prendiamo per Bovec, lungo la strada ritroviamo una trattoria dove già una volta avevamo mangiato bene, ci fermiamo per la cena; il gestore ci consiglia jota e salsicce caserecce; gustosissimi! Annaffiamo con due birre e concludiamo con caffè e grappa (anche questa homemade), il conto sarà di circa 28€. Riprendiamo il cammino, valichiamo le Alpi attraverso il Predil, c'è pochissima neve a bordo strada, attraversiamo quindi il piccolo lembo di terra italiana fino a giungere alle autostrade austriache, al confine ci sono molte macchine ferme per acquistare la vignetta (8€ per 10gg) per il pedaggio, preferisco rischiare e proseguo fino alla prima area di servizio, dovremo abituarci a pagare per l'accesso ai bagni: 50cent., rimborsati in caso di consumazione (però un caffè costa 2,5/3€, conviene lasciargli i 50cent. e preparare il caffè in camper). In autostrada osservo i prezzi del carburante, 1,10/1,20€, sono comunque cari, fuori autostrada saranno quasi ovunque sotto l'Euro. La guida con il buio è affaticante ma almeno io avevo avuto modo di riposare dopo pranzato, Gina invece è cotta; speravo di fare il primo pernotto a Monaco (il viaggio sarà lungo) ma le condizioni di Gina consigliano l'ultima area di servizio in Austria, subito prima del confine; sistemo il camper in uno stallo pianeggiante (la stazione di servizio è collocata al culmine di una salita) e finalmente ci apprestiamo a trascorrere la nostra prima notte di ferie. La stufa scalda gradevolmente l'ambiente pur regolata al minimo, lo spazio in mansarda è ampio ed accogliente e così possiamo subito abbandonarci fra le braccia accoglienti di Morfeo. Buona notte, a domani amici
Edited by m i s s i l e - 29/12/2015, 16:44
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